lunedì 26 novembre 2012

Hangar crossin

Ieri ciclocross a Cogliate! La 666 CX finalmente riportata alla sua ragion d'essere, il ciclocross singlespeed dopo un lungo periodo di utilizzo urbano in modalità fissa. Tante facce note si ritrovano presso gli hangar del campo di volo di Cogliate: Pigi, Ale, Zanna, Spiedo, lo Zio, Ema, solo per citarne alcuni. Il meteo migliora man mano e ora della partenza appaiono squarci di azzurro nel cielo. Una cinquantina di audaci tra cui quattro donne, si avventano sul percorso; come mio solito sono subito ultimo e staccato dal gruppone, meglio partire adagio. Raggiungo Spiedo e Sara in difficoltà con i tubolari, nelle curve escono dal cerchio, ma presto ripartono e mi risuperano, rimangono comunque in vista. Passo il traguardo per la prima volta: il ragazzino segna-giri indica ancora quattro giri. A differenza del primo giro ora si deve affrontare il tremendo campo di granturco, un fettucciato tutto ondulato che mette a dura prova il fiato e le giunture. Verso la fine del secondo giro vengo doppiato dai primi due e poi durante il secondo passaggio nel campo di mais da Pigi e Ale. Completo il terzo giro e supero con la forza della volontà l'ultimo passaggio nel campo di granturco: ormai non mi resta che percorrere i lunghi rettilinei tra i campi per chiudere la mia gara. Tutto sommato sono soddisfatto: ho tenuto duro fino alla fine, anche se mi è mancato il riscontro della classifica dato che poi i doppiati "uomini" non sono stati classificati: sono persino arrivato prima della donna seconda classificata, incredibile!

domenica 4 novembre 2012

Mi-Pa(ndino)

Oggi piove, come già ieri ma venerdì il meteo non era così male: l'ideale per un'uscita con la Fargo alla volta del canale Vacchelli: obiettivo la cittadina di Pandino. Perché mai ? Lo scopo era di verificare un possibile percorso per raggiungere da San Donato il suddetto canale in vista della Mi-Cre(mona) prevista nelle SSCXISeries e registrare la relativa traccia GPS. Infatti, una volta raggiunto il canale, basta seguire l'alzaia e dopo parecchi chilometri ci si ritrova a Cremona. Il problema è escogitare un itinerario piacevole per portare un certo numero di ciclisti da San Donato a Spino d'Adda, senza far correre loro troppi rischi. Per qualche ragione sono ritenuto una sorta di esperto e quindi ecco il risultato di questa prima esplorazione. Esistono anche altri percorsi, magari più fuoristradistici, ma questo mi sembra il più diretto.
Dunque, partenza dalla Stazione delle Biciclette di San Donato, è ovvio, sono gli organizzatori; si attraversa Metanopoli, si percorre il viale de Gasperi fino in fondo poi si gira a destra e alla successiva rotonda si prende a destra in direzione di San Giuliano: strada da evitare nelle ore di punta ma alla mattina presto di domenica dovrebbe essere poco trafficata. Giunti a San Giuliano si prende a sinistra in direzione Mediglia: classica stradina tra i campi con curve a angolo retto e fossato a fianco della carreggiata: anche questa da evitare nelle ore di punta, è un tratto che mi causa sempre qualche patema d'animo in caso di incrocio con autoveicoli. Comunque in qualche chilometro si arriva a una grande rotonda, si prende la seconda a destra e si entra nell'abitato di Mediglia: ci si dirige verso Bustighera su una strada abbastanza ampia e poco frequentata e si arriva alla Cerca: uno stradone di collegamento percorso a alta velocità da auto e camion. La Cerca deve essere attraversata con estrema prudenza per imboccare l'ampia e tranquilla strada che passando per Zoate e Tribiano porta a Paullo in corrispondenza della Muzza. Il peggio è passato: ora si tratta di attraversare Paullo e poi Zelo Buon Persico fino a raggiungere la Paullese: la si deve percorrere per qualche centinaia di metri poi finalmente, in corrispondenza di uno spiazzo ci si butta a destra, si passa una sbarra e si entra sullo sterrato che porta all'Adda. Dopo un centinaio di metri si risale a sinistra di una decina di metri e si prosegue su sterrato fino al vecchio ponte di Bisnate: ottimo punto per fare partire la "gara" con partenza stile Le Mans. In fondo al ponte un single track in discesa porta sulla riva del fiume: penso che la radice che si vede nella foto sia l'unica difficoltà tecnica del percorso.
Si imbocca a destra un ponticello di recente costruzione e su un piacevole sterrato, con l'Adda a sinistra, si raggiunge la bocca del canale Vacchelli.
Un viale alberato conduce all'edificio, attualmente in restauro, che regola la portata di acqua che viene immessa nel canale: è anche un ponte che permette di passare sulla riva sinistra del canale. Qui per la prima volta si ha un'idea di ciò che attende i concorrenti della Mi-Cre: chilometri e chilometri sull'alzaia di un canale.
Io l'ho percorsa fino a Pandino, dapprima larga e piena di pozzanghere poi, dopo Spino, un po' più stretta con un fondo non particolarmente comodo: ciotoli su terra, non il massimo con una rigida come la Fargo, figuriamoci con una CX. Anche qui occorre fare attenzione all'attraversamento delle provinciali: solo per arrivare a Pandino ne ho incontrate un paio.
Arrivato nei pressi di Pandino ho abbandonato il canale e ne ho approfittato per visitare questa cittadina ricca di bar, ristoranti e pasticcerie. C'è anche un castello, il secondo in cui mi imbatto in meno di una settimana dopo quello di Bereguardo.
Al ritorno evito la scomoda alzaia: una comoda ciclabile mi porta a Spino, lascio la provincia di Cremona attraversando l'Adda sul nuovo ponte di Bisnate, attraverso con prudenza la Paullese e sono a Zelo. A questo non mi resta che percorrere a ritroso il percorso dell'andata con qualche variante per tornare al punto di partenza: la Stazione delle Biciclette di San Donato.