lunedì 31 agosto 2009

Gita al Parco del Ticino

































Ieri classico giro nel Parco del Ticino: Besate- Bereguardo e ritorno. Al ritrovo siamo in sette, piove, c'è chi vuole rinunciare. Decidiamo di andare a fare colazione a Falla Vecchia; quando usciamo dall'osteria ha smesso di piovere: si torna Besate e ci si prepara alla partenza. Appena partiti ci rendiamo conto che la poca pioggia ha addirittura migliorato il fondo, eliminando la polvere senza creare fango. Il giro, ben noto, alterna carrarecce e single tracks tortuosi, fondi di terra con radici affioranti a fondi sabbiosi e altri invece di ghiaia. Una sola salita, quella della Zelata dove le tre single speed, anche a causa del fondo smosso costringono i riders a spingere. Segue il veloce tratto tortuoso lungo il fiume e guidati da un Pres scatenato arriviamo velocemente al Ponte di Barche. Sosta al bar, molti si ristorano con un panino alla salamella con pomodori, insalata e mayonese, birra e Coca Cola: la classica dieta sana del biker. Inizia il ritorno: asfalto, sterrata, ancora asfalto e siamo di nuovo a Motta Visconti in riva al fiume. Ci addentriamo nel bosco e arriviamo a un guado, insuperabile senza mettere i piedi a mollo. Segue un tratto faticoso su ghiaia e poi il sentiero diventa strettissimo, si procede a piedi cercando di evitare i rami spinosi per un centinaio di metri e finalmente sbuchiamo di nuovo all'aperto sulla riva del fiume. Pochi chilometri su una tranquilla sterrata in lieve ascesa e siamo di nuovo a Besate.


martedì 25 agosto 2009

TURBO !

L'eclettico TURBO (spazia dall'XC al SuperEnduro) alle Rive Rosse (Brusnengo, Biella) in occasione del Campionato Mondiale di Jet Lag.



lunedì 24 agosto 2009

Singlespeed !


Dopo avere provato l'ebbrezza della singlespeed in percorsi quasi completamente piatti, ieri l'ho testata per la prima volta su percorso tutto saliscendi dalle parti di Cantù. Venti chilometri in un paio d'ore, con un rapporto 32/18 che solo in un paio di occasioni mi ha costretto a salire a piedi. Ho superato salite con una cadenza di pedalata bassissima, con il cambio avrei usato un rapporto ben più basso. Conclusione: scalare è un vizio, difficile da perdere, ma spesso se ne può fare a meno, per rendersene conto basta provare una singlespeed.

venerdì 21 agosto 2009

La legge dell'ultimo

Nelle gite in gruppo mi capita quasi sempre di essere l'Ultimo. L'Ultimo, quello che vede i compagni di escursione in attesa ripartire non appena lui raggiunge la fine della salita, quello che trascorre gran parte del tempo da solo sia in salita, è troppo lento, che in discesa, forse è troppo prudente. Insomma apparentemente non si diverte granché. L'Ultimo non può rispondere al telefono o fare fotografie: perderebbe irrimediabilmente di vista i suoi amici. Ma c'è poco da fare, un ultimo c'è sempre; come mi disse il Barone su una dura rampa acciottolata del San Genesio, è la dura legge dell'Ultimo, l'unica possibilità è cercare di diventare Penultimo.

Una poesia per iniziare

Un pezzetto di poesia in dialetto comasco, di argomento ciclistico, commissionata a mia zia. Descrive una gita in bicicletta da Como a Nesso nel primo dopoguerra. Eccone un pezzo.

Filan via legéer, la Dora e ul Giani,
mi sbanfi e strengi i dent
in del calcà i pedai
de la bicicletina minga mia.
...
Tiri via drizza, senza vardà niént
che l'andada
l'è tuta 'na salida
...