mercoledì 29 dicembre 2010

frecc e giazz


Temperatura intorno allo zero, terra ghiacciata che scricchiola sotto le ruote, un breve giro con la CX fissa per vedere quanto freddo fa (in vista del Campionato Intercontinentale di Ciclocross Singlespeed che si terrà il sei gennaio a Rockville).

domenica 12 dicembre 2010

Ancora Oleggio


Ancora Oleggio, ma in una bella giornata di sole: al parcheggio faceva un freddo cane ma poi nel corso della gita la temperatura è salita, niente piedi congelati oggi. Special guest dal Nord Est the Emperor Mao; lui si era preparato una Niner SS super leggera ma il Pres aveva in serbo per lui una sorpresa, dal suo furgone esce un tandem Ellsworth. La domanda di tutti è: come se la caveranno nei tortuosi single tracks che costeggiano il Ticino ? Il gruppo numeroso, ricco di 29, allietato da una presenza femminile, la mitica Lauretta, si incammina verso le dieci. Attraversiamo il ponte di ferro e presto raggiungiamo la zona del "pistino" un tortuoso anello ricco di saliscendi. Espletata questa formalità (Vitto si era lasciato sfuggire il pistino domenica scorsa) percorriamo all'incirca lo stesso percorso dell'altra volta: i due col tandem se la cavano molto bene, il Pres loda la guida di Mao. Superata la salita verso Varallo Pombia, ci gettiamo in discesa verso Porto Torre dove attraversiamo il Ticino. Un po' di alzaia e entriamo nel percorso della gara di Vizzola Ticino, che costeggia da vicino la riva del fiume: fondo spesso ciotoloso a tratti brinato, ogni tanto il tandem si blocca nel fare lo slalom speciale tra gli alberi. Esaurito questo tratto insidioso attraversiamo un canale e uno stradone acciottolato ci riporta verso l'una e mezza alle auto.
Una bella faticata di 45 km, era parecchio tempo che non mi facevano male le gambe: in ogni caso la fenomenologia è la solita, in partenza il mio fisico stenta a scaldarsi, ci vuole circa un'ora, la seconda ora va bene, alla terza incomincia a sentirsi la fatica e poi la benzina finisce e si soffre fino all'arrivo. Urrà !

domenica 5 dicembre 2010

Oleggio-Porto Torre: bridge to bridge


Prima uscita di grande freddo, ma niente neve né pioggia anzi a un certo punto è anche apparso un pallido solicello. Partiti dal ponte di ferro di Oleggio, abbiamo percorso i boschi della riva piemontese del Ticino in direzione nord fino a raggiungere il ponte successivo a Porto Torre che abbiamo attraversato per riportarci in direzione sud sui più consueti percorsi della riva lombarda.

lunedì 22 novembre 2010

domenica 21 novembre 2010

Che fare 2.0


Che fare nell'ennesima domenica di pioggia ? Provare nei dintorni di casa la CX con il nuovo megapignone da 22 denti (me l'hanno montato ieri PiGi e Ale alla Stazione delle Biciclette) e vedere se l'idea di fare qualche prova del Singol Cross senza ruota libera è una follia. Bardatissimo per la pioggia (è anche un test di bagnabilità), raggiungo un parco ricco di stradine sterrate, lievissime salite e discese, un paio di boschetti (= foglie viscide), ; il rapporto 36/22 è un po' corto su strada, ma fuori strada è opportunamente agile. Dato il fondo scivoloso, sperimento finalmente il piacere infantile di bloccare la ruota posteriore opponendomi al girare dei pedali. Le ampie precipitazioni degli ultimi giorni hanno creato pozze di parecchi metri di lunghezza e 20-30 centrimetri di profondità, con la fissa non c'è scampo, le scarpe finiscono sott'acqua, e si allagano, il resto dell'impermeabilizzazione del biker invece tiene benissimo. A parte questo inconveniente, pedalare la fissa non mi ha creato particolari problemi, anzi il fatto di potere regolare l'andatura con le gambe, senza usare i freni, oltre a essere una esperienza interessante, forse è anche un vantaggio, magari ha un suo perché.

domenica 14 novembre 2010

Besate Classic


Che fare una domenica mattina di pioggerella ? Un Besate Classic !
Si tratta di un percorso pianeggiante, tortuoso a tratti, con un fondo in prevalenza sabbioso, poco fangoso anche dopo abbondanti precipitazioni, sulle rive del Ticino, abbastanza vicino a Milano. Una mezz'ora di auto, e sono al parcheggio di Besate dove mi aspettano i miei due compagni di gita, Gianni e Lorenzo: siamo tutti e tre rigorosamente muniti di ruotone da 29" , Gianni addirittura in versione Singlespeed (il Singol Cross incombe!). Un paio d'ore di rilassante pedalata sotto la pioggia, chiacchierando del più e del meno e siamo di nuovo alle auto, un po' infangati ma felici! Niente male.

domenica 7 novembre 2010

Montagnetta

Gita alla Montagnetta di S.Siro per provare il Gravity Dropper.
Come si vede dalla traccia, la Montagnetta è ricca di sentieri e stradine per salire e dispone di una serie di ripide discese brevi.
L'ideale per testare l'alzare e abbassare della sella con il Gravity Dropper.

venerdì 5 novembre 2010

Singol ficsd cross

Nel regolamento del Singol Cross manca un extra per la fissa ! Quasi quasi inverto la ruota e rimetto la ruota libera, anche se mi sono appena comprato un pignone Surly da 22 denti per fissa. Da regolamento con questa bici mi assicurerei 40 punti, 10 per la partecipazione, 20 per la ciclocross, 5 per la piega corsa e 5 per le gomme sino a 35 mm. Invece con la MTB da 29 SS otterrei zero punti extra.

giovedì 4 novembre 2010

Regolamento Singol Cross

CALENDARIO (aggiornato 07/10/2010)

28 Novembre – Moeche Cross by F.Lli Scavezzon – (VE)

11 Dicembre – Cross Night by La Stazione delle Biciclette – (MI)

19 Dicembre – Christmas Cross by Tribool Team – (MO)

30 Gennaio - Pota Cross by Biciclista-Orme.tv – (BS)

13 Febbraio – Coppa Cobram by Zullo – (VR)

REGOLAMENTO

Verrà stillata una classifica di ogni prova e una classifica generale attribuendo i seguenti punteggi:

PIAZZAMENTI:

1) 25 punti
2) 20 punti
3) 15 punti
4) 12 punti
5) 10 punti
6) 8 punti
7) 6 punti
8) 5 punti
9) 4 punti
10) 2 punti

Le partecipanti di sesso femminile hanno i punteggi raddoppiati per piazzamenti e partecipazione.

PARTECIPAZIONE: Ogni partecipazione vale 10 punti , chi fa tutta la serie ha un extra di 30 punti

ISCRIZIONI: L’iscrizione alla serie ha il costo di 25 Euro e comprende numero di gara e gadget. Ogni prova avrà una quota di iscrizione a discrezione degli organizzatori.

PUNTEGGI EXTRA o PENALIZZAZIONI

BICI : Ciclocross Singlespeed 20 punti, Ciclocross con il cambio bloccato 10 punti, Mtb 29 pollici singelspeed 10 punti, Mtb Singlespeed 26 Pollici 5 punti , MTB con il Cambio Bloccato 0 punti.

Componenti: Piega tipo corsa 5 punti, manubrio MTB -10 punti, gomme sino a 35mm 5 punti, gomme oltre 35 mm -10 punti.

Abbigliament Mise in tema con l’evento 10 punti, Accessori stravaganti 5 punti, Sovrascarpe -10 punti

PREMIAZIONI

Ad ogni evento il primo al traguardo degli Uomini e la prima delle Donne (la classifica di tappa può essere poi diversa una volta fatto il computo dei punteggi ai fini della classifica generale) verranno premiati con un trofeo possibilmente artigianale auto costruito dagli organizzatori della tappa.

Non sono previsti altri premi di tappa.

Alla fine della serie verrà proclamato il vincitore dell’intera serie, la categoria è unica (le donne e gli uomini concorrono assieme)

martedì 2 novembre 2010

domenica 31 ottobre 2010

Chi la dura, la vince !


Come è noto, estetica a parte, il miglior reggisella telescopico è il Gravity Dropper, quello completamente meccanico, affidabile, indistruttibile, di facile manutenzione. E infatti sono stato tra i primi acquirenti dell'oggetto. Purtroppo sulla mia Evolve di taglia M (sono ai limiti inferiori per la M ma sono un taccagno, non compro bici di taglia S per paura di non riuscire a rivenderle) con il reggisella tutto esteso la sella finisce troppo in alto, pur abbassando l'aggeggio fino a toccare il collarino dello sgancio. C'e sempre la posizione intermedia, ma l'uso diventa scomodo: si perde il vantaggio di riportare istantaneamente la sella nella posizione alta. Così dopo qualche prova, l'ho smontato e messo da parte, pensando che, prima o poi, sarebbe capitata l'occasione (magari una bici nuova) su cui utilizzarlo. Quante volte, nel frattempo, ho sentito il Pres magnificarne le qualità e l'utilita (ti cambia la vita, non ne puoi più fare a meno, ecc...). Mi ero quasi deciso a venderlo e a comprarne uno con minore escursione (3", invece di 4"), quando, ieri, con il Pres abbiamo scoperto che invece è possibile sostituire la parte mobile da 4" (quella della foto) con una da 3" (che il previdente Pres aveva tra i ricambi). Detto fatto: la sostituzione è stata semplicissima, e dalle prime prove pratiche mi sembra che il Gravity Dropper funzioni ancora meglio di prima. Hurrà ! Ora anche la mia vita (di ciclista) cambierà! Niente più soste per abbassare la sella, né falsopiani tra una discesa e l'altra con le ginocchia in bocca: una semplice spinta con il pollice e la sella sarà sempre all'altezza giusta.

sabato 30 ottobre 2010

Incontrata oggi


una full singlespeed della Commencal

domenica 24 ottobre 2010

Lurago Marinone


Per la terza uscita con la Dos Niner ho scelto l'ultima gita del calendario 2010 degli amici escursionisti di Torrevilla. Nonostante le previsioni del tempo negative, non abbiamo preso una sola goccia di pioggia, l'umidità comunque non mancava all'interno della pineta di Appiano Gentile e il terreno era viscido. Il gruppo particolarmente numeroso (più di trenta biker tra cui quattro bikeresse) e il gran numero di bivi che hanno richiesto in alcuni casi lunghi dibattiti circa la direzione da prendere hanno mantenuto la media su valori particolarmente bassi: una vera pacchia !

domenica 10 ottobre 2010

Lura bike

L'atleta di punta, Turbo, saluta fiducioso alla partenza
L'antesignano Pres pare certo della vittoria!
Due Salsa Dos Niner e una Intense Spider al lavaggio post gara.

Grande concentrazione di 29" alla Lura Bike: che stiano diventando di moda ? Non potevano mancare gli antesignani del Pro-M Minimo Impatto Team, capitanati dal più antesignano di tutti: il Presidente, qui ritratto con la nuova maglia del team. C'era anche l'atleta di punta, il mitico Turbo, che, abbandonata la fida Scapin qui sfoggiava una splendida Niner Air. Come sempre gli atleti del team si sono distinti per la bellezza delle loro biciclette: due Salsa Dos Niner, una Ellsworth Evolve, una Intense Spider e la succitata Niner, e per l'eleganza del loro portamento in sella.

domenica 3 ottobre 2010

Dos Niner


Sostituito il telaio Niner MCR, hard tail in acciaio, con un Salsa Dos Niner, soft tail in scandio e replicato il giro di una settimana fa nel parco del Curone, fatto con la full. Il verdetto: il trapianto è riuscito perfettamente, il nuovo mezzo è promosso a pieni voti!

domenica 26 settembre 2010

Lissolo

Visti oggi pedalando dalle parti di Lissolo:il Monte Rosa
una "croce della peste".

lunedì 20 settembre 2010

Zelata


Breve giro mattutino dalle parti di Pavia: un classico dell'inverno, con nebbia, ghiaccio, temperature sotto zero, con pranzo finale a base di cassoela alla trattoria di Besate. Ieri invece, nonostante un po' di freschetto, la giornata limpida mi ha permesso di apprezzare di più il paesaggio e la natura del parco: la riva del fiume, i pioppeti, il velocissimo e sinuoso tratto che da Zelata arriva al ponte di barche, le zone sabbiose (ieri umide al punto giusto per essere superate senza fatica), i campi coltivati.

lunedì 30 agosto 2010

Pialleral


C'ero andato d'estate e d'inverno con la neve, a piedi e con la moto da trial, mai in bicicletta: ieri gita al rifugio Pialleral con i simpatici escursionisti di Torrevilla, ai piedi del Grignone, con partenza da Pasturo. Paesaggio incantevole, temperatura mite, salita ripida su carrareccia, a tratti cementata sugli strappi più duri, un po' di traffico di fuoristrada. Discesa ancora più ripida, con single track nel bosco, un tratto a gradoni superato agilmente con la fida Evolve, nonostante una certa desuetudine a questi passaggi tecnici. Altre foto di questa gita qui.

giovedì 19 agosto 2010

Culmenàcch

"Briisa de Ness, erba de Buffalora, sabbia de Fuentes e un tronn de Culmenacch" canta Davide Van de Froos.
Ieri, approfittando di una visita a Zelbio, ridente paesino che si incontra salendo da Nesso al Piano del Tivano, dove mia zia, quella della poesia "Strengi i dent", passa qualche giorno di vacanza, ho imbracciato la fida Evolve per andare a vedere il panorama del lago dall'alpe Colmenacco, citato nel libro del Gatto.
Una faticaccia il primo tratto: prima attraverso Veleso, poi su una stradina asfaltata si incontrano delle pendenze veramente notevoli, percorse a piedi spingendo la bici. Una volta in quota si può risalire in sella: la carrareccia si snoda in saliscendi, tra boschi, piccoli gruppi di case, una pozza, e le classiche mucche, si incomincia a intravvedere il panorama del lago. A un certo punto si inizia a scendere con una decisa pendenza, su fondo a ciotoli cementati e si arriva all'Alpe Colmenacco, dove scatto un po' di foto al panorama. Da qui si potrebbe scendere a Nesso, probabilmente una discesa tosta da affrontare solo in compagnia e poi dovrei risalire da Nesso a Zelbio, quindi giro la bici e ripercorro il tragitto dell'andata.
P.S: il giro descritto nel libro del Gatto prevede la partenza da Nesso con salita su asfalto fino al piano del Tivano, un traverso fino a raggiungere la strada che ho fatto ieri (l'ho cercato invano l'anno scorso) la discesa e la risalita dell'Alpe Colmenacco, una discesa su Erno con tratto finale a gradini e quindi giù a Nesso per la vecchia mulattiera.

lunedì 16 agosto 2010

martedì 10 agosto 2010

mercoledì 4 agosto 2010

Canonica Lambro

Finalmente, per la prima volta nel 2010, ho utilizzato l'Evolve in un giretto fuori strada. Sede dell'evento le alture di Canonica Lambro, un piccolo abitato a pochi chilometri da Lesmo (quello della curva). Dopo otto mesi di front, singlespeed, cx, fissa, riprendo in mano la full e mi fa una strana impressione, mi sembra di essere appollaiato molto in alto sulla sella e mi occorre più di un'ora per riabituarmi. Il percorso è caratterizzato da molti guadi (più di una decina) che però risultavano oggi essere quasi in secca, vegetazione rigogliosissima, c'è ancora il tratto di sentiero franato dove bisogna percorrere un paio di metri su una cengia di terra larga una quarantina di centimetri, operazione non semplice con una bici al seguito. Finiti i guadi dalle parti di Besana Brianza, si percorrono tendenzialmente in discesa alcune mulattiere terrose alternate a tratti in asfalto e si arriva a Triuggio. Da qui rapidamente si costeggia il Lambro su una ciclabile e si torna rapidamente a Canonica.
Ailaikdisbaik!

lunedì 2 agosto 2010

Bici da viaggio


Può la Niner MCR essere una valida alternativa alla Salsa FarGo nella categoria delle bici polivalenti, quelle con cui puoi fare di tutto? Di certo si può utilizzare nelle gare del Circuito dei Parchi e nelle Epic Ride di Pro-m, e, sulle orme di Ezio il Freakrider e della sua FarGo persino in qualche gara di Super Enduro . Ma i lunghi viaggi con bagaglio al seguito saranno fattibili ? Nessun problema anche in questo caso se riuscite a procurarvi le fantastiche borsa (da 25 litri) e borraccia (da 5 litri) della Eta Beta Inc., montate sull'esemplare in fotografia.

Vietato giocare !

Anche a scacchi ?

domenica 25 luglio 2010

Lodi



Per testare il Magico Tappeto in assetto stradale cioè con gomme non tassellate, gita a Lodi lungo le provinciale e le ciclabili del sud Milano.

lunedì 19 luglio 2010

Adda, ponte di Bisnate

Scartata a malincuore la Val Bondolero, sopra Domodossola, meta di Pro-m, "si torna troppo tardi" e i Piani d'Artavaggio in Valsassina, gita degli escursionisti di Torrevilla, "non si riesce a tornare per pranzo in tempo per vedere se Valentino fa una delle sue incredibili imprese", classica pedalata mattutina partendo da casa in bici.

martedì 6 luglio 2010

Giradur


La recensione. Queste sono le gare che mi piacciono: partenza alla francese, si parte uno per volta quando si è pronti, niente chip ma un cartellino da timbrare ai vari check point, tempi arrotondati al minuto e non al secondo, non un pasta party ma un ottima grigliata all'ombra di un boschetto. W Spiedo !
La cronaca: dopo essermi preparato all'impresa con ben due uscite infrasettimanali al mattino presto, eccomi alla partenza con i miei compagni d'avventura, il Gianni, il Gris e Ale. Primo giro tranquillo, si fanno foto e in 37 minuti si torna a timbrare il cartellino da Spiedo. Il Pres si ferma ma io proseguo con i miei soci, si aumenta l'andatura, completiamo il secondo giro in 34 minuti. A questo punto dico a Ale: "a questo ritmo posso andare avanti all'infinito", le ultime parole famose. Il Gris si imbizzarisce e accelera, in particolare ci dà dentro nel tratto erboso lungo la roggia; boccheggiando completo il terzo giro in 30 minuti. Chiedo a Spiedo se la grigliata è pronta, "Non ancora !" risponde lui. Non posso non proseguire. La velocità nei tratti erbosi cala sensibilmente e perdo la ruota dei miei due compagni: meno male che mi aspettano ai check point. Il quarto giro richiede 34 minuti e a questo punto non posso esimermi dal fare anche il quinto. "Ci dovessi mettere un'ora ma lo completerò" Invece in 36 minuti che mi sono effettivamente sembrati un'ora arrivo al traguardo: siamo gli ultimi e ci accomodiamo ai tavoloni con gli altri amici, dove prosciugiamo bottiglie di acqua di aranciata e boccali di birra e ci rimpinziamo di costine e braciole. Urrà!


venerdì 2 luglio 2010

Mi piace l'odore dei copertoni al mattino ...


Fa caldo, ci si sveglia presto, niente di meglio di un bel giro in singlespeed all'alba.

lunedì 28 giugno 2010

Cassano d'Adda




Bike in Busto, Pedali nella notte (a Paullo), Epic Ride del Passo dell'Uomo (Airolo), Coppa Trezzone (in Valsassina): queste le possibilità di pedalare in compagnia tra sabato e domenica. Ma per una ragione o per l'altra tutte incompatibili con la logistica familiare. Mi sono accontentato di una gita domenicale lungo il canale Muzza da Paullo a Cassano d'Adda. Praticamente tutta su alzaia o ciclabile, a parte un breve tratto di provinciale nei pressi della Centrale di Trucazzano. Circa quaranta chilometri tra andata e ritorno, praticamente in piano, un allenamento per il Trofeo del Giradur di domenica prossima a Vescovato. La Muzza, larga e con ampie curve offre sempre scorci interessanti di campagna e lungo il percorso si passa per Albignano, un borgo tranquillo dove ci si dimentica della frenesia delle statali e delle provinciali che attraversano in lungo in largo questa porzione di territorio.

lunedì 14 giugno 2010

Ticino Bike 2010



Che onore ! Ieri ero l'unico portacolori del glorioso Minimo Impatto alla Ticino Bike 2010. Mao era nella sua postazione Darra Specialized quando ha visto arrivare un bambino su una biciclettona arancio, ero io. C'era anche Max con la sua ventinove. Lungo il percorso ho incontrato una faccia nota, l'amico di Super Mario, mi dispiace non mi ricordo il nome, con un altro ragazzo che mi pare di avere visto alla Boschilonga, un po' ammaccati nel fisico o nel mezzo a causa dell'irruenza di alcuni concorrrenti. Il boss degli Evalon (Colombo ?) ha chiesto di Ale e Speedy, rattristato dalla nostra scarsa partecipazione (?!). Io ho viaggiato come al solito nelle retrovie e ho completato il tutto in un'ora e quaranta circa. Bye !

giovedì 3 giugno 2010

Gita per famiglie


Ieri mi sono aggregato alla gita per famiglie del gruppo escursionistico di Torrevilla. Obiettivo: percorrere a andatura rilassata la pista ciclabile che percorre le rive del lago, con fidanzate, mogli e figli e finire con un bel picnic sull'erba. Giornata stupenda, panorami notevoli, piacevole compagnia sono stati gli ingredienti di questa bella scampagnata. Incomincio a preoccuparmi, sono circa sei mesi che non uso la fida Evolve e non faccio salite né discese degne di questo nome e mi diverto: che mi succede ?

lunedì 31 maggio 2010

Cartelli


Niente gare del circuito dei parchi né gite Pro-m, mi sveglio lo stesso abbastanza presto, preparo tutta l'attrezzatura e la carico in macchina, con l'idea di unirmi alla ciclopedalata ecologica di Paullo. Non appena esco dal box inizia a piovere, uno scroscio di notevole intensità, non una pioggerellina. Se va avanti così, non ce n'è, ci si bagna: me ne torno a casa. Come al solito si trattava della nuvola di Fantozzi: dopo un po' smette. Ormai tutto è pronto, decido di sfidare Giove Pluvio. Mezz'ora dopo sono a Zelo Buon Persico pronto a mettermi alla ricerca dei pedalatori ecologici, che ormai saranno partiti. Il bello di questa pedalata, vi avevo partecipato qualche anno fa, è che di solito passa all'interno di un'azienda faunistica, normalmente inaccessibile a causa di divieti e cancelli. Dopo un po' di esplorazione lungo stradine di campagna che finiscono in nulla (riesco anche a cadere come un salame), arrivo a Casolate e trovo tracce del passaggio dei pedalatori. Arrivo a una sbarra dove un cartello mi annuncia che l'ingresso è vietato alle persone non autorizzate, si tratta di uno dei varchi che danno accesso all'azienda faunistica del Mortone. Torno indietro e un signore di una certa età mi apostrofa: "Perché torni indietro ? In bicicletta si può passare", facendomi intendere che la gente del luogo percorre in lungo e in largo la riserva senza che qualcuno si lamenti. Un po' scettico ma anche ingolosito, rigiro la bici e mi avventuro all'interno. Riconosco il paesaggio che avevo percorso, in senso inverso, nella mia partecipazione di qualche anno fa alla pedalata di Paullo. Mi aggiro in un dedalo di stradine sterrate, con fagiani che mi attraversano la via, cercando di arrivare all'Adda. Incontro un cancello chiuso con un lucchetto e ho la vaga sensazione che non dovrei essere lì. Infatti a un certo punto, incrocio un piccolo pickup guidato da un signore in divisa da guardiano di azienda faunistica. Molto gentile, mi dice che, appunto, non dovrei essere lì, farfuglio qualche giustificazione, e lui mi dà le indicazioni per uscire dal recinto dell'azienda e raggiungere l'Adda.
Giunto all'Adda, mi immetto sulla pista ciclabile (per MTB) che costeggia il fiume da Bisnate a Galgagnano, caratterizzata da una flora insolita, da tratti in single track alternati a tratti aperti con vista sul fiume. C'è un punto, quella della foto, dove ogni volta che passo trovo che il fiume si è mangiato un pezzo in più di campagna. Giunto all'asfalto, mi piazzo su una pista ciclabile vera e in breve mi ritrovo a Zelo, dove avevo lasciato l'auto.

lunedì 24 maggio 2010

Forare


Prima o poi doveva accadere: ho forato in gara, alla Boschilonga. Dopo una mezzora di gara, con il Pres ancora in vista (diabolica la sua abilità di guadagnare posizioni negli ingorghi), l'anteriore mi da' una strana sensazione, mi fermo, controllo la gomma: è molle. Rovescio la bici, smonto la gomma e cambio la camera d'aria. Ora quei pochi che erano dietro di me, sono passati e sono solo nella boscaglia a lottare con la micropompa e la bomboletta di CO2: con la forza della disperazione riesco a portare la gomma a una pressione accettabile. Sono pronto a ripartire quando compaiono due anziani in bicicletta, sono quelli che tolgono i segnali e i nastri che delimitano il percorso, mi dicono che volendo potrei riguadagnare la zona della partenza passando per la provinciale, ma io decido di proseguire. Proseguo dunque in solitudine per parecchio tempo, intravedendo ogni tanto, data la tortuosità del percorso, qualche biker. In prossimità della cava, raggiungo un padre e figlio e li supero: anche questa volta non arriverò ultimo. Supero ancora qualcuno e arrivo al traguardo. Il tempo, scontata la foratura, è intorno a 1 ora e 35 minuti: qualche minuto in più del Pres, ancora una volta mi ha battuto.

domenica 16 maggio 2010

Conterico




Avendo deciso di disertare la Buffalo Race per presunto eccesso di fango, ho aspettato il pomeriggio per partire per un piccolo tour esplorativo in direzione Paullo. Cinquanta chilometri con la fissa, con un solo tratto sterrato lungo la riva della Muzza, da Conterico a Merlino. Clima mite, ma ventoso con un fantozziano vento contrario sia all'andata che al ritorno.

domenica 2 maggio 2010

Dalla Stazione delle Biciclette a Paullo


Nel tracciare un percorso che colleghi la Stazione delle Biciclette a Cremona (il progetto a cui sta lavorando di GPS Ale, l'uomo che pedalò tra i canguri) la principale difficoltà consiste nel trovare una maniera logica, elegante per raggiungere l'inizio del canale Vacchelli, a Spino d'Adda. Sarebbe bello viaggiare su piste ciclabili, sterrate di campagna, alzaie di canali ma la via più logica e non del tutto dispezzabile dal punto di vista panoramico è di raggiungere Paullo via San Giuliano, Mediglia, Tribiano. Arrivati a Paullo, si punta su Zelo, si attraversa l'Adda e siamo Spino.
Ho testato il percorso questa mattina con la fida CXSSfissa per smaltire pedalando dolcemente le tossine accumulate ieri a Vizzola alla gara del circuito dei parchi: a meno venti chilometri all'ora di media, con un vento contrario e il proposito di non fare neanche un po' di fatica in cinquanta minuti sono arrivato a Paullo. Qualche barretta divorata con vista sulla piccola centrale idroelettrica sulla Muzza, poi qualche chilometro speso nelle campagne intorno al canale cercando una scorciatoia che non ho trovato, ho visto anche degli aironi. Tornato a Paullo, il percorso all'inverso, questa volta a favore di vento, la velocità si è alzata sui 25-27 km/h e abbastanza rapidamente e con piccolo sforzo sono tornato a casa.
Qualche foto della gita qui.

domenica 25 aprile 2010

Pianura


Cascina Torchio, Merlino

sabato 24 aprile 2010

Intervallo



Poasco (MI)

domenica 11 aprile 2010

Circuito dei Parchi: Brinzio


Oggi, per la serie del Circuito dei Parchi, gita a Brinzio (VA). Percorso anomalo, ricco di saliscendi, tratti pianeggianti su prato, quasi meglio le salite. Freddo e vento. Nuovo record personale di chilometraggio: meno di nove chilometri. Altri tre componenti della squadra Minimo Impatto si sono ritirati come me dopo un giro e mezzo e sono riusciti a convincere, subdolamente, un quinto, Roberto, a fermarsi dopo due giri e mezzo. Gloria a quelli che invece hanno completato i tre giri e mezzo della gara: Turbo, Alex e Vitto. Da notare che l'illustre Ezio Freakrider, dopo avere turbato i superenduristi, è venuto a portare scompiglio anche nel circuito dei Parchi con la sua FarGo. Altre immagini qui.

Alex conferenziere che si rimira pedalante tra i canguri

giovedì 1 aprile 2010

Bolidi


Qualche giorno fa sul blog dei Lobos sono apparse le foto di alcuni classici bolidi, che, negli anni '60, '70 dominavano nelle gare di durata, come la 24 ore di Le Mans o la 1000 km di Monza: Ferrari, Ford, Alfa, Porsche. Mi sono ricordato di quando andavo a Monza, di solito nelle giornate di prova, a fare fotografie: con piccola spesa si poteva girare nel retro dei box, vedere da vicino le auto e i piloti. Ecco ad esempio una Lancia turbo degli anni '80, credo, mentre viene portata in pista dai meccanici.