lunedì 28 novembre 2011

Ghisallo!


Libero per una domenica dall'obbligo del ritorno a casa per pranzo, decido per un giro in bdc nella zona dei laghi della Brianza. Partito tardi per lasciare il tempo al sole di alzare un po' la temperatura, arrivo in auto alla mia base di partenza, Bosisio Parini, verso le undici. Mi dirigo verso la Como - Lecco, giro a sinistra e dopo un po' prendo a destra per il lago del Segrino: inizia la salita. Fatico un po' ma in breve sono sulle rive del laghetto; ne percorro la riva Est: all'ombra fa abbastanza freddo. Che fare ? Già che ci sono, potrei andare fino a Asso. Passo Canzo e mi infilo nell'abitato di Asso, che si rivela essere un tranquillo paesino con stradine in pavè, meridiane sui muri e insegne di noleggi di carrozze. Faccio un po' di foto e mi pongo un nuovo obiettivo: arrivare al bivio per la Colma. Ma quando ci arrivo l'occasione è ghiotta: il Ghisallo non può essere lontano ma per quanto questo sia il lato facile non so proprio come mi comporterò in salita con la bdc. Sono le dodici e mezza, all'una vedrò dove sono e deciderò se proseguire o tornare indietro. Parto in direzione Magreglio, la salita è morbida, salgo molto velocemente rispetto a quanto farei in mtb, passo la chiesa di Sant'Alessandro e arrivo a Barni: qui mi aspetta il drittone di Barni, un lungo rettilineo in salita dove la pendenza aumenta. Innesto il rapporto più corto e faticosamente arrivo a Magreglio, la strada spiana e finalmente arrivo alla chiesetta del Ghisallo. Vista magnifica sulle Grigne e sul ramo di Lecco: un po' di foto, un po' di ananas secco e giù per la discesa. A velocità di discesa fa un po' freddo per cui modero la velocità, ma ciò nonostante mi accorgerò poi dal GPS di avere toccato i 52 km/h. In un battibaleno sono a Asso, ripasso Canzo, piombo su Erba e arrivo sulle rive incantevoli del lago di Pusiano. Piccola sosta in riva al lago seduto sulla panchina a prendere il sole e a guardare l'altra riva sfumata dall'aria umida. Ancora dieci minuti di pedalata e sono a Bosisio dove mi attende l'auto.

lunedì 21 novembre 2011

Montevecchia




Dopo tanti giorni di immersione nella nebbia, la collina di Montevecchia è un ottima meta per una tranquilla gita domenicale. Inoltre so che c'è la probabilità di incontrare un gruppo di singlespeeders brianzoli di mia conoscenza: ho letto sul Forum delle 29" che hanno intenzione di fare un bel giro in SS con partenza da Sovico e meta il locale il Ritrovo nella piazzetta di Montevecchia: prevedono di arrivare lì verso le undici. Impossibile aggregarmi a loro: come ho visto nella gara dello scorso settembre sono troppo forti e il percorso si prospetta ricco di saliscendi e anche di vere e proprio salite: loro consigliano per i meno allenati il 32-22 ma a me su certe salite occorrerebbe il 22-32 ! Così per fare qualcosa di nuovo decido di tentare la temibile salita del Cancello con la Fargo; è una corta ma ripida salita che mi ha visto spesso arrivare in cima boccheggiante; l'ho percorsa con full e front da 26" e da 29", ma mai con una bici con ruote strette da 28", portapacchi, borse varie e dropbar: mi dico che alla peggio la farò a piedi. Per risparmiare le forze, arrivo a velocità di lumaca al famoso "cancello" e inizio la salita con il rapporto più corto a mia disposizione: 28-36. Me la prendo comoda, mi fermo un paio di volte e in venti minuti sono in cima, fresco come una rosa. La bici sale benissimo, forse le ruote strette su questo terreno fanno meno resistenza, con la Dos Niner avevo impiegato la volta precedente sedici minuti ed ero arrivato in cima con il fiatone.
Breve sosta sotto gli occhi perplessi dei bikers che osservano questo strano animale con le borse e il partapacchi e mi avvio sulla Panoramica che in breve mi conduce alla piazzetta di Montevecchia dove all'interno del Ritrovo trovo gli amici singlespeeders, impegnati a bere giganteschi boccali di birra.

sabato 19 novembre 2011

Freddo alle mani


Siete soliti fare giri invernali nel parco del Ticino, con la nebbia, la brina e il ghiaccio qua e là sul percorso e temete di avere freddo alle mani ? Potreste provare queste muffole da manubrio, collaudate in Alaska a -40 °C da Seba e Ausilia !

venerdì 18 novembre 2011

Bici da viaggio


Avete in mente un viaggio in bici sulla neve con temperature molto rigide ? Probabilmente vi servirà una bici come questa !

martedì 15 novembre 2011

Divieti


Sarebbe possibile andare in totale fuoristrada da Lodi a Rivolta d'Adda seguendo la sponda ovest fino a Bisnate per poi proseguire sulla sponda est dell'Adda, se non fosse per questo cartello di una azienda agrituristica- venatoria, che obbliga il ciclopedomotoautofantino (hanno previsto tutto anche i natanti !) a aggirare la medesima percorrendo l'alzaia verso la centrale di Montanaso e poi la ciclabile verso Galgagnano. In ogni caso attenzione alle lumache !

lunedì 14 novembre 2011

Bridge to Bridge: Bisnate - Lodi

Un altro bridge to bridge: questa volta ho percorso le due rive dell'Adda comprese tra il ponte di Bisnate e quello di Lodi. Un percorso in gran parte su sterrata: parcheggiata l'auto nel tranquillo borgo di Galgagnano, mi dirigo verso l'Adda e piego verso nord in direzione Bisnate, è la parte del percorso più tecnica che, data la grande umidità, affronto con prudenza con la mia Fargo dalle ruote strette, munita di portapacchi, borse posteriori e borsetta da manubrio. Un po' preoccupato per gli spari delle doppiette (incrocio anche un paio di cacciatori) raggiungo lemme lemme il ponte di Bisnate: fin qui il percorso è ben noto, fa parte del classico anello Muzza-Adda. Sull'altro lato del fiume imbocco la larga sterrata che porta a Boffalora d'Adda, incrocio anche qui i cacciatori e anche gruppone di bikers a manetta su MTB e ciclocross: si intravedono anche interessanti sentierini da esplorare in un altra occasione. Da Boffalora a Lodi faccio la provinciale, a Lodi attraverso il fiume e mi dirigo verso il bosco Belgiardino. Attraversato il bosco su sterrata, sbuco su un largo canale, forse la Muzza, in lontananza si intravedono le strutture della centrale elettrica di Montanaso . Ne seguo l'alzaia sterrata poi piego a destra in direzione di alcune case. In breve raggiungo una ciclabile: 2 km a Galgagnano, recita un cartello, in pochi minuti arrivo all'auto. Un bel giro in una soleggiata mattinata autunnale per un totale di 34 km: la Fargo non cessa di stupirmi e le borse sono comodissime: abbasso lo zaino.

sabato 12 novembre 2011

Autumn leaves

Dopo tanti giorni di brutto tempo, é piacevole girare senza scopo e senza meta per un paio d'ore per le vie e per le aree verdi del proprio paese. In realtà uno scopo c'era: provare la borsetta da manubrio sulla Fargo e fare un po' di foto autunnali. In più nel mio girovagare sono stato fortunato: ho incontrato un paio di amiche che non vedevo da tanto tempo.

martedì 8 novembre 2011

Bridge to bridge: Rivolta-Spino d'Adda


Domenica mattina esco di casa per comprare il giornale e mi sembra che il maltempo ci conceda una tregua, non piove, le nubi sembrano più alte. Tornato a casa, in fretta e furia, riempio le borse, carico la Fargo in macchina e mi dirigo a Rivolta d'Adda; avevo letto che una settimana prima svariati sindaci e assessori avevano inaugurato una ciclovia da Rivolta a Boffalora. Un fan dei fiumi come me non poteva non provarla al più presto. Parcheggiata l'auto nei pressi di un parco "Preistorico", percorro uno stretto viottolino e raggiungo il fiume: qui inizia la larga sterrata che conduce a Spino e poi a Boffalora. Il fiume alla mia destra è veramente minaccioso, sull'altra riva si vedono alberi semi immersi nell'acqua. Dinosauri occhieggiano alla mia sinistra. Proseguo un po' preoccupato, a un certo punto il livello del fiume è lo stesso della sterrata, vado avanti lo stesso ma dopo un po' il percorso devia a sinistra e si allontana dal fiume e forse dal pericolo per dirigersi verso il canale Vacchelli, che raggiungo in breve. Sosta fotografica, entro nell'abitato di Spino, esco dalla provincia di Cremona e entro in quella di Milano, attraversando l'Adda sul ponte di Besate. Un breve tratto di Paullese e poi prendo la strada che attraverso le campagne di Comazzo e Corneliano Bertario, mi conducono su ciclabile a Trucazzano: molto piacevole di solito ma questa volta il forte vento contrario mi ha messo a dura prova. A Trucazzano svolto a destra, prendo il lungo rettilineo sulla Rivoltana, attraverso di nuovo l'Adda e arrivo stremato al parcheggio. Bel giro nonostante tutto e non ho preso una sola goccia di pioggia.