Niente Val Cannobina (Minimo Impatto), né Meina-Meina (Pro-m). né Costiera dei Cech (Torrevilla). Dovendo tornare a casa per pranzo opto per un classico anello nel parco del Curone; non so perché finisco sempre per provare le MTB nuove a Montevecchia, unica eccezione l'Evolve che testai sulla salita del monte Bar e sulla discesa dal passo San Lucio in un epica gita di qualche anno fa. L'
anello della Panoramica è caratterizzato da salite dure su sterrato ma prive di difficoltà tecniche e discese scorrevoli con qualche tratto leggermente più impegnativo. Sulla salita del Cancello, 130 m di dislivello per un chilometro di lunghezza, realizzo il mio tempo record, meno di 13 minuti a fronte dei 16 con la Dos Niner. Incredibile ! Finita la salita del Cancello salgo ancora verso Deserto dove imbocco a destra la stradina in discesa, incontro McVit che non mi riconosce per via della barba e alcuni Torrevilliani. Curva a gomito e inizia il breve tratto di rocce a lastre angolate di poco rispetto alla direzione di marcia: sembrano tante rotaie del tram affiancate, in quanto tali le affronto sempre con un po' di preoccupazione ma il ragazzo alto se le beve in gran tranquillità. Risalgo fino all'inizio del da tempo interdetto alle MTB e ai cavalli sentiero dei Cipressi; prendo dunque il sentiero che scende a destra, anche questo affrontato altre volte con un minimo di preoccupazione, il primo pezzo mi è sempre parso un po' ripido, non oggi! Il Tallboy raddrizza forse le discese ? In breve supera in successione i due gruppi di case che caratterizzano la valle del Curone: Galbusera Nera e poi la Galbusera Bianca. Sorpresa! I vecchi ruderi si sono trasformati in condomini. Risalgo un po' fino alla fine del sentiero dei Cipressi e imbocco un tratto di discesa un po' più sconnessa: o l'hanno lisciata o è il Tallboy che la fa sembrare meno impegnativa di quanto ricordavo. La discesa in asfalto mi porta sul fondo della valle del Curone che percorro fino a imboccare la salita del Val Fredda; anche questa salita viene superata senza particolari sforzi. A questo punto mi inerpico su ripide rampe di asfalto fino a Montevecchia alta, percorro la Panoramica e mi rifaccio la salita del Cancello in discesa. Passato il Cancello si continua in discesa più dolce su sterrato e su asfalto, ci do dentro coi pedali. Ancora una piccola salitina, superata di slancio e sono al parcheggio di Lomaniga. Ora alcune considerazioni da ignorante sulla nuova bici. Come disse un vecchio saggio uno dei pregi del Tallboy è il fatto di essere una full da 29" molto leggera e ciò deve avere avuto il suo peso nella prestazione sulla salita del Cancello. A me è piaciuta anche in discesa anche se il terreno non era particolarmente impegnativo: mi sono trovato subito a mio agio, un po' come sulla Nomad quando la provai qualche anno fa in un Test Day DBS. La trazione in salita non è al livello dell'Evolve e del suo ICT, in compenso mi pare più maneggevole.