Prima o poi doveva accadere: ho forato in gara, alla Boschilonga. Dopo una mezzora di gara, con il Pres ancora in vista (diabolica la sua abilità di guadagnare posizioni negli ingorghi), l'anteriore mi da' una strana sensazione, mi fermo, controllo la gomma: è molle. Rovescio la bici, smonto la gomma e cambio la camera d'aria. Ora quei pochi che erano dietro di me, sono passati e sono solo nella boscaglia a lottare con la micropompa e la bomboletta di CO2: con la forza della disperazione riesco a portare la gomma a una pressione accettabile. Sono pronto a ripartire quando compaiono due anziani in bicicletta, sono quelli che tolgono i segnali e i nastri che delimitano il percorso, mi dicono che volendo potrei riguadagnare la zona della partenza passando per la provinciale, ma io decido di proseguire. Proseguo dunque in solitudine per parecchio tempo, intravedendo ogni tanto, data la tortuosità del percorso, qualche biker. In prossimità della cava, raggiungo un padre e figlio e li supero: anche questa volta non arriverò ultimo. Supero ancora qualcuno e arrivo al traguardo. Il tempo, scontata la foratura, è intorno a 1 ora e 35 minuti: qualche minuto in più del Pres, ancora una volta mi ha battuto.
People Of 2024: Ari Andonopoulous
2 ore fa
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